Allattamento in assenza di gravidanza

Questa pratica era nota già nel 1800 e il pediatra Antonio Scarpa ne parlò in un congresso agli inizi degli anni Novanta dopo aver valutato i risultati di un'inchiesta sulla secrezione di latte ottenuta in alcune donne africane indipendentemente dal puerperio. La secrezione di latte era ottenuta mediante la suzione e l'utilizzo di erbe ritenute galattogoghe.
Oggi si parla di allattamento indotto (processo attraverso il quale si stimola il corpo di una donna a produrre latte in assenza di gravidanza), e va distinto dalla rilattazione, termine con il quale si intende il recupero di un allattamento non avviato, o interrotto, dopo un parto anche a distanza di settimane, mesi o anni.


Nell'allattamento indotto la parte più importante è la stimolazione frequente e regolare mediante suzione da parte del bambino, oppure mediante spremitura manuale o con tiralatte, possono essere anche utilizzati temporaneamente farmaci che inducano il latte o erbe medicinali stimolanti il latte.
Di sicuro la stimolazione al seno richiede impegno e costanza per cui è importante che le mamme che decidono di intraprenderla abbiano tutto il sostegno possibile. 
Probabilmente il tema fa ancora discutere ma io trovo giusto che, ad esempio, una madre adottiva che desidera allattare il proprio bambino, con tutti i benefici che ne derivano, possa avere l'opportunità di farlo! Dobbiamo essere consapevoli che è possibile allattare un bambino anche in assenza di gravidanza :)

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