vi presento Beatrice

Ciao a tutte, oggi parlerò dell'ultimo parto che c'è stato nella nostra casa del parto a Caserta. 
Il 5 febbraio è venuta alla luce Beatrice, da mamma Valentina (ostetrica) e papà Antonio. 
Una gravidanza che fortunatamente sono riuscita a godermi quasi appieno. Una gravidanza che mi ha emozionato sin da subito (probabilmente per il rapporto che si era instaurato già tra me e la mamma) e che sono stata contenta di seguire. Anche se io e la mamma abitiamo non proprio vicine, siamo sempre riuscite a discutere di quel che avveniva tramite whatsapp e Valentina mi aggiornava su quello che le succedeva. Una gravidanza vissuta benissimo e senza alcun fastidio sin dall'inizio. Una gravidanza in cui è intervenuta solo la mano ostetrica (ad eccezione della strutturale). 
E' stato bello vedere come Valentina, nonostante sia ostetrica, abbia avuto i suoi dubbi e le sue perplessità, perchè ostetrica o no, la gravidanza ti pone comunque in una situazione nuova, che puoi studiare ma che non conosci in modo diretto. 
Mi sono innamorata di Beatrice già prima di vederla, perchè in un certo senso mi sembrava di conoscerla attraverso le parole della mamma. Ho sentito i suoi tanti singhiozzi, i suoi calcetti, le sue emozioni...di quando bastava una carezza sul pancione per tranquillizzarla e mi sono innamorata  dello stato di gravidanza descritto da Valentina. Per non parlare di quando è giunto il momento il momento del parto. Già da un paio di giorni avvertiva piccoli doloretti sopportabili, ci siamo scritte tanto, ma non era ancora il momento. Fortunatamente lei e Beatrice sono riuscite ad aspettarmi perchè ero fuori per un corso di ginnastica in acqua per mamme col pancione e la mattina del 5 febbraio 2018, dopo che la sera prima ci eravamo lasciate con una buonanotte, mi chiama personalmente, la voce strana, dolorante, e mi dice che le contrazioni ci sono e a distanza di tre minuti l'una dall'altra. E' riuscita comunque ad avere un grande controllo, a fare prima una doccia e poi partire per la casa. Mi ha raccontato solo dopo di quanto è stato faticoso quel viaggio, di come le contrazioni erano forti ma che lei riusciva a gestirle urlando (per il terrore di suo marito, che comunque lei è riuscita a calmare, perchè le donne, si sa, sono multitasking). Di come già durante il viaggio in macchina sentiva la cosiddetta "voglia di spingere", di come anche lei abbia vacillato in quel momento, pensando che sarebbe nata lì. Sono riusciti ad arrivare giusto in tempo. Il tempo di rompere la borsa fuori dalla macchina, di correre verso la casa, lasciare il marito chiuso fuori dal cancello, svestirsi, andare un attimo in bagno, buttarsi nella vasca e accompagnare Beatrice fuori, prenderla e accoccolarla su di lei. 
Io sono entrata dalla porta, ho sentito i suoi vagiti, e ho visto Antonio che mi ha detto :"è nata ora!". 
Non ho fatto in tempo ad arrivare, questione di qualche minuto, ma grazie a lei ho potuto esserci. Grazie a ciò che mi ha raccontato e di come lo ha raccontato. 
Ha sempre seguito il suo istinto, e quello difficilmente porta ad errore. 
Ti ringrazio Vale per averci scelto e per avermi dato la grande occasione di conoscerti, conoscere la tua gravidanza, conoscere il tuo parto e conoscere la piccola Beatrice ❤    


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