la vita
Ciao a tutte, oggi parliamo del bambino nel pancione, di questa vita che cresce dentro di noi!
Perchè si, la vita del bambino può essere già definita tale, in quanto già nel pancione il feto/embrione ha una propria personalità ben definita, ha un proprio essere. Al momento del parto, il piccolo è già dotato non solo di apparati, organi, impronte digitali uniche ma anche di sensazioni, emozioni che gli serviranno per il suo sviluppo futuro. L'utero, infatti, non rappresenta solo la prima culla per il nascituro ma di più, un vero e proprio mondo di esperienze.
Il viaggio comincia con l'incontro tra uno spermatozoo - selezionato tra i milioni di spermatozoi contenuti in un orgasmo maschile - e una cellula uovo matura, incontro che avviene a livello della tuba. Così, dall'incontro tra patrimonio genetico maschile e femminile, nascerà un nuovo corredo di 46 cromosomi che determinerà lo sviluppo di una nuova vita. Dopo diverse divisioni cellulari, va a formarsi un vero e proprio grappolo di cellule a forma di mora, chiamato blastula. Con il passaggio nell'utero, si impianterà nell'endometrio materno, concludendo la fase del concepimento.
Da questo grappolo di cellule deriveranno sia la placenta che il bambino.
Già alla sesta settimana di gestazione (calcolata in base all'ultima mestruazione) avremo l'embrione con il primo abbozzo di testa, occhi, orecchie, cervello, fegato, reni e un cuore che batte.
Durante la gravidanza, l'embrione continuerà a svilupparsi fino ad imparare pian piano a succhiare e deglutire il liquido amniotico. Addirittura si potrà sentire il singhiozzo (cosa che deve rassicurarvi perchè significa che sta sviluppando il suo apparato respiratorio).
Dalle 18-20 settimane potrete iniziare a sentire i primi movimenti e lui pian piano, comincerà ad avere la capacità di afferrare: dita, piede, cordone ombelicale.
Il primo senso a svilupparsi è il tatto, il cui organo è la pelle. Organo più esteso del nostro corpo e pieno di recettori sensoriali. Svolge diverse funzioni, tra cui quella di protezione del nostro organismo e di regolazione della temperatura corporea. Attraverso il tatto il bambino fa le sue prime esperienze relazionali e cognitive. Anche accarezzare il pancione da al bambino degli stimoli.
Alla tredicesima settimana l'embrione è già dotato di papille gustative funzionanti.
Intorno alla sedicesima settimana, avrà sviluppato il senso del gusto e se puntate violentemente una luce sul pancione, reagirà girando la testa e aumentando il battito cardiaco. Assaggerà il liquido amniotico e imparerà a riconoscere i sapori degli alimenti che la mamma ingerisce (cosa che influenzerà i suoi gusti futuri).
Per quanto riguarda l'udito, già a 12 settimane l'orecchio interno completa la sua morfogenesi.
A 15 settimane sono visibili gli occhi ma solo a 20 settimane cominciano i primi movimenti oculari e a 26 settimane la loro apertura. Dopo la nascita, riuscirà a vedere fino a tre metri per i primi tre mesi e a sei mesi avrà una visione completa.
Intorno alla nona settimana si costituiscono i bulbi e i nervi olfattivi e sarà proprio grazie a questo senso, che il neonato distinguerà ciò che gli è famigliare a ciò che gli è estraneo, riconoscerà la madre, il seno e il latte.
Quindi, la vità nel pancione è già una vita :)
Perchè si, la vita del bambino può essere già definita tale, in quanto già nel pancione il feto/embrione ha una propria personalità ben definita, ha un proprio essere. Al momento del parto, il piccolo è già dotato non solo di apparati, organi, impronte digitali uniche ma anche di sensazioni, emozioni che gli serviranno per il suo sviluppo futuro. L'utero, infatti, non rappresenta solo la prima culla per il nascituro ma di più, un vero e proprio mondo di esperienze.
Il viaggio comincia con l'incontro tra uno spermatozoo - selezionato tra i milioni di spermatozoi contenuti in un orgasmo maschile - e una cellula uovo matura, incontro che avviene a livello della tuba. Così, dall'incontro tra patrimonio genetico maschile e femminile, nascerà un nuovo corredo di 46 cromosomi che determinerà lo sviluppo di una nuova vita. Dopo diverse divisioni cellulari, va a formarsi un vero e proprio grappolo di cellule a forma di mora, chiamato blastula. Con il passaggio nell'utero, si impianterà nell'endometrio materno, concludendo la fase del concepimento.
Da questo grappolo di cellule deriveranno sia la placenta che il bambino.
Già alla sesta settimana di gestazione (calcolata in base all'ultima mestruazione) avremo l'embrione con il primo abbozzo di testa, occhi, orecchie, cervello, fegato, reni e un cuore che batte.
Durante la gravidanza, l'embrione continuerà a svilupparsi fino ad imparare pian piano a succhiare e deglutire il liquido amniotico. Addirittura si potrà sentire il singhiozzo (cosa che deve rassicurarvi perchè significa che sta sviluppando il suo apparato respiratorio).
Dalle 18-20 settimane potrete iniziare a sentire i primi movimenti e lui pian piano, comincerà ad avere la capacità di afferrare: dita, piede, cordone ombelicale.
Il primo senso a svilupparsi è il tatto, il cui organo è la pelle. Organo più esteso del nostro corpo e pieno di recettori sensoriali. Svolge diverse funzioni, tra cui quella di protezione del nostro organismo e di regolazione della temperatura corporea. Attraverso il tatto il bambino fa le sue prime esperienze relazionali e cognitive. Anche accarezzare il pancione da al bambino degli stimoli.
Alla tredicesima settimana l'embrione è già dotato di papille gustative funzionanti.
Intorno alla sedicesima settimana, avrà sviluppato il senso del gusto e se puntate violentemente una luce sul pancione, reagirà girando la testa e aumentando il battito cardiaco. Assaggerà il liquido amniotico e imparerà a riconoscere i sapori degli alimenti che la mamma ingerisce (cosa che influenzerà i suoi gusti futuri).
Per quanto riguarda l'udito, già a 12 settimane l'orecchio interno completa la sua morfogenesi.
A 15 settimane sono visibili gli occhi ma solo a 20 settimane cominciano i primi movimenti oculari e a 26 settimane la loro apertura. Dopo la nascita, riuscirà a vedere fino a tre metri per i primi tre mesi e a sei mesi avrà una visione completa.
Intorno alla nona settimana si costituiscono i bulbi e i nervi olfattivi e sarà proprio grazie a questo senso, che il neonato distinguerà ciò che gli è famigliare a ciò che gli è estraneo, riconoscerà la madre, il seno e il latte.
Quindi, la vità nel pancione è già una vita :)
Commenti
Posta un commento