L'attesa..

Si nasce tutti sotto il segno dell'attesa, quella della madre innanzitutto, ma anche del padre, dei parenti, degli amici e conoscenti dei genitori. 
Il nascituro vive, non solo nel grembo, ma anche nella mente della madre. 
Chiuso nello scrigno della mente profonda della madre, l'antecedente di ogni neonato (mondkind,"il bambino della luna" dicono i tedeschi) vive in quel "non luogo" che è l'inconscio. 
Probabilmente è la tensione, il desiderio che ci induce a prefigurarlo con gli occhi della fantasia. 
E su di lui/lei si proiettano le fantasie positive e negative, quelle disegnate dall'amore e quelle deformate dalla paura. Nel primo incontro, poi, si confrontano la realtà e l'attesa, il figlio nato e il figlio sognato. Il "bambino della notte" probabilmente non scompare mai definitivamente. I nostri figli ce li aspettiamo sempre come noi li dipingiamo finchè non crescono insieme al loro bisogno di autonomia e indipendenza e hanno il coraggio di dichiarare che "non sono come noi li vogliamo ma sono altro". 💜  



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