Mutilazione genitale femminile
Purtroppo esiste e ancora ci sono donne che la subiscono e che la praticano ad altre donne (magari figlie). Nella sua forma più estrema la mutilazione genitale femminile, prevede il taglio del clitoride e dei genitali esterni, per poi cucire la vagina. Si pensa così di ridurre il desiderio sessuale di una donna, di fare in modo che quella donna arrivi illibata al matrimonio, e quindi di mantenere il "prestigio" della famiglia. Per permettere almeno di urinare viene lasciata aperta una piccola fessura, e il resto della vulva viene ricucito, causando dolore e infezioni frequenti. Tutto ciò che serve è un tappetino, una lametta da rasoio e etanolo che viene applicato dopo (come gettare benzina su fuoco ma "aiuta a bloccare l'emorragia"). E' una pratica divenuta illegale ma molte famiglie continuano ad utilizzarla per paura di essere emarginate dal "gruppo" se non sottopongono le proprie figlie a questa prova.
Dopo essere state mutilate, le ragazze sono considerate donne a tutti gli effetti e possono partecipare alle cerimonie iniziatiche di altre ragazze a cui verranno a loro volta inflitte mutilazioni genitali.
Nonostante la mutilazione, possono avere rapporti sessuali e figli, ma entrambe le cose non sono piacevoli e non vi spiego il perchè (sarebbe troppo)...vi dico solo che nel rapporto sessuale, ovviamente, va messa un po' più di forza per lacerare il tessuto cicatriziale formato. Per cui le donne sono in grado di concepire e di partorire, ovviamente con maggiori difficoltà.
Sembra anche che alcune donne riescano a provare ancora piacere nonostante la mancanza del clitoride. Molto probabilmente questo accade perchè il clitoride si estende anche al di sotto della piccola protuberanza che possiamo osservare, e per quanto il glande del clitoride possa non esserci più, l'asta del clitoride esiste ancora. 💛
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