Aiutare l'allattamento

Sembra la cosa più naturale del mondo ma in realtà l'allattamento ha le sue criticità e non sempre può essere così facile e immediato, soprattutto se le donne vengono bombardate da notizie sbagliate o non vengono sostenute in questa scelta. 
Già durante il corso di accompagnamento alla nascita, l'ostetrica dovrebbe dedicare almeno una lezione sull'allattamento per sfatare tutti i falsi miti e leggende che girano intorno ad esso e aiutare a comprendere alle mamme come "funziona" (lezione a cui farei partecipare sicuramente anche i nonni o comunque i familiari più vicini). 
Se non avete seguito un corso di accompagnamento alla nascita, potreste farvi aiutare dalle ostetriche di ospedale o del consultorio, da quelle a domicilio o da consulenti dell'allattamento. 
E' importante che durante l'allattamento la coppia sia assistita da una buona rete di sostegno (familiare), perchè l'allattamento richiede tempo, soprattutto se si allatta a richiesta e quindi si va incontro a quelle che sono le richieste del neonato. 
Una delle domande che le mamme si pongono spesso è :"Avrò abbastanza latte?"
Fortunatamente la natura è perfetta e la produzione di latte sarà quella necessaria dettata dalla richiesta. Il seno è una fabbrica perfetta di latte, durante la gravidanza inizierà la produzione di colostro che servirà come primo alimento del neonato per soddisfare i suoi bisogni principali, poi con la suzione, il corpo sa che dovrà produrre il quantitativo necessario di latte. 
Le percentuali di donne che non possono allattare sono veramente esigue: solo lo 0,01% non può allattare perchè non sviluppa nel modo giusto le ghiandole mammarie, altri parametri che possono condizionare l'allattamento sono l'assunzione di farmaci, malattie che possono passare al bambino tramite l'allattamento o particolari interventi chirurgici. 
Molto importante per un buon allattamento è assumere la giusta posizione: la mamma deve sentirsi comoda, e aspettare che il bambino apra bene la bocca (come in uno sbadiglio) per dargli il seno, di modo che non prenda solo il capezzolo ma anche buona parte dell'areola. In questo modo creerà un effetto ventosa. Ricordate che non tutti i bambini sono uguali, per cui ci sarà di sicuro quello più vorace che farà poppate più veloci o il più pigro che ci metterà un po' di tempo per poppare e magari si appisolerà con il seno in bocca: rispettiamo comunque i loro tempi 💙



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