Induzione al parto
Siamo arrivate alla data di "scadenza", quindi alle fatidiche 40 settimane, cosa si fa? Si aspetta...perchè una gravidanza a termine va da 37 a 42 settimane, quindi si...ancora altre due settimane si possono aspettare, soprattutto con i primi figli, che si fanno attendere sempre un pochino di più! Se a 42 settimane non succede ancora nulla, allora spesso si procede all'induzione del travaglio (anche prima di aspettare le 42 settimane per quel che ho visto io...). Si tratta, ovviamente, di una forzatura affinchè il bambino nasca. A volte un'induzione del travaglio può essere necessaria: in caso di infezioni latenti, mancanza di crescita del bambino nell'ultimo periodo della gravidanza..
Come si procede a un'induzione?
Si può procedere farmacologicamente con l'utilizzo di ossitocina sintetica somministrata per via endovenosa o con l'applicazione di una strisciolina imbibita di prostaglandine che va posizionata vicino al collo dell'utero.
Si può procedere meccanicamente con l'introduzione di un catetere per iniziare le modificazioni necessarie all'avvio di un travaglio, una sorta di dilatazione meccanica dolce che avviene grazie al gonfiaggio del palloncino presente nel catetere. Oltre questa tecnica, poco utilizzata a dir la verità, c'è anche lo scollamento delle membrane.
Poi vi sono i classici rimedi non farmacologici, i "rimedi della nonna": fare delle belle camminate, e quello che consiglio vivamente è "utilizzare" il proprio compagno perchè nello sperma sono presenti delle prostaglandine che possono attivare il travaglio.
Quanto si può attendere perchè un metodo faccia effetto?
Se prendiamo in considerazione l'ossitocina, indicativamente possiamo dire che con questa tecnica possono volerci dalle 2 alle 4 ore per far iniziare il travaglio. Se non si ha alcun effetto si sospende. La fettuccia di prostaglandine viene lasciata invece internamente anche per 12 ore o più e si osserva la "reazione" del corpo.
Chiaramente i metodi meccanici come amnioressi, scollamento delle membrane, inserimento del catetere sono più veloci ma comunque si valuta poi come procedere. Ovviamente tutte sono volte a scatenare le contrazioni. Per alcune donne l'induzione va evitata, studiando la loro storia clinica, se hanno avuto precedenti casi di emorragia o parti precipitosi andrebbe evitata. Con l'induzione comunque segue un monitoraggio sia di mamma che del bambino per controllare il benessere di entrambi, per cui alla mamma viene attaccato generalmente il tracciato cardiotocografico.
Secondo dati statistici le induzioni stanno aumentando, anche in caso di gravidanze fisiologiche, il che fa pensare che spesso non si aspetta quelli che sono i ritmi della natura! E' vero che alla fine quasi tutte le mamme arrivano esauste ma saper aspettare e ricorrere a metodi più naturali è sicuramente vantaggioso 💚
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