Miti da sfatare sull'allattamento
Se un bambino non aumenta bene di peso può essere dovuto a una scarsa qualità del latte di mamma
In realtà anche una mamma malnutrita ha un ottimo latte sia per quantità che per qualità. Se il bambino ha una scarsa crescita, potrebbero esserci cause diverse: un bambino che si attacca ma in realtà non ingerisce il latte, un errore nella suzione, allattamento non effettuato a richiesta, uno stato di salute alterato nel bambino.
Se la mamma ha meno latte è necessaria l'aggiunta di latte artificiale
In realtà è estremamente difficile che una donna abbia poco latte. Tutto dipende dalla stimolazione di prolattina che viene data solo se si attacca il bambino al seno. Per questo è importante l'allattamento a richiesta sia di giorno che di notte, per mantenere una produzione di latte costante nelle 24 ore.
A un certo punto bisognerà smettere di allattare altrimenti il bambino sarà troppo dipendente dalla mamma e avrà poca autonomia
In realtà è proprio il contrario, la vicinanza della mamma al bambino, aumentano la sua autostima rendendolo più sicuro di sè. L'indipendenza nasce dalla fisiologica dipendenza che serve al bambino almeno fino ai tre anni di vita.
Alcuni alimenti possono far aumentare la produzione di latte
Non esistono alimenti che aumentano la produzione di latte. Solo la suzione del bambino riesce ad aumentare la quantità di latte prodotto.
Con il tempo il latte della mamma diventa acqua e non è più nutriente
Il latte di mamma è sempre bilanciato per il proprio bambino. Anzi, la sua composizione varia nel tempo, proprio per adattarsi alla crescita del bambino.
I bambini scambiano la mamma per un ciuccio
Casomai è il ciuccio che viene scambiato per il seno.
Il ciuccio non sostituisce il seno materno
Il ciuccio può interferire durante l'allattamento perchè di fatto va a sostituire il seno materno e potrebbe portare a una riduzione della disponibilità di latte.
La mamma deve distanziare le poppate per dar tempo ai seni di riempirsi
Il seno non funziona come un biberon che appena vuoto va riempito.
Il corpo di una donna risponde in questo modo: se la produzione di latte è tanta, il corpo lavora più lentamente per produrne dell'altro; se la produzione di latte è minore, il corpo lavora più velocemente per produrne dell'altro.
Se una mamma aspetta che i seni siano gonfi prima di allattare, il corpo può capire che sta producendo molto latte e quindi ridurne la produzione complessiva.
Se il bambino piange durante o dopo la poppata vuol dire che non c'è abbastanza latte o non è nutriente
I motivi che possono spingere il bambino a piangere possono essere tanti ma di sicuro non sono correlati ad una scarsa qualità del latte materno. Può essere in presenza di uno scatto di crescita, aver bisogno di contatto, essere in fase di dentizione, problema di posizione, problema di temperatura ambientale. Il pianto è comunque sempre un segnale del bambino e non va mai ignorato. Con il tempo la mamma imparerà a conoscere i segnali che gli invia il bambino e spesso l'allattamento sarà un modo per rassicurarlo.
Bisogna distinguere tra poppate "per fame" e poppate che soddisfano altri bisogni
L'allattamento non serve solo a nutrire il bambino ma è anche una coccola. Non ha senso fare una distinzione tra fame di cibo e fame d'amore.
Se una donna ha i capezzoli introflessi non può allattare
Forme e dimensioni dei capezzoli variano da donna a donna. Anche la stessa donna può avere capezzoli differenti tra loro, o avere più capezzoli. Ma tutti i capezzoli sono buoni per allattare in quanto il bambino introduce in bocca non solo il capezzolo ma anche buona parte dell'areola e riesce a plasmare il seno in base alle sue esigenze.
Non esiste confusione tra tettarella e capezzolo
E' come bere un frappè con la cannuccia (bimbo al seno) e senza (bimbo e biberon)...voi non trovate differenza? C'è differenza nell'attacco e anche differenza nell'ingerimento.
💜
In realtà anche una mamma malnutrita ha un ottimo latte sia per quantità che per qualità. Se il bambino ha una scarsa crescita, potrebbero esserci cause diverse: un bambino che si attacca ma in realtà non ingerisce il latte, un errore nella suzione, allattamento non effettuato a richiesta, uno stato di salute alterato nel bambino.
Se la mamma ha meno latte è necessaria l'aggiunta di latte artificiale
In realtà è estremamente difficile che una donna abbia poco latte. Tutto dipende dalla stimolazione di prolattina che viene data solo se si attacca il bambino al seno. Per questo è importante l'allattamento a richiesta sia di giorno che di notte, per mantenere una produzione di latte costante nelle 24 ore.
A un certo punto bisognerà smettere di allattare altrimenti il bambino sarà troppo dipendente dalla mamma e avrà poca autonomia
In realtà è proprio il contrario, la vicinanza della mamma al bambino, aumentano la sua autostima rendendolo più sicuro di sè. L'indipendenza nasce dalla fisiologica dipendenza che serve al bambino almeno fino ai tre anni di vita.
Alcuni alimenti possono far aumentare la produzione di latte
Non esistono alimenti che aumentano la produzione di latte. Solo la suzione del bambino riesce ad aumentare la quantità di latte prodotto.
Con il tempo il latte della mamma diventa acqua e non è più nutriente
Il latte di mamma è sempre bilanciato per il proprio bambino. Anzi, la sua composizione varia nel tempo, proprio per adattarsi alla crescita del bambino.
I bambini scambiano la mamma per un ciuccio
Casomai è il ciuccio che viene scambiato per il seno.
Il ciuccio non sostituisce il seno materno
Il ciuccio può interferire durante l'allattamento perchè di fatto va a sostituire il seno materno e potrebbe portare a una riduzione della disponibilità di latte.
La mamma deve distanziare le poppate per dar tempo ai seni di riempirsi
Il seno non funziona come un biberon che appena vuoto va riempito.
Il corpo di una donna risponde in questo modo: se la produzione di latte è tanta, il corpo lavora più lentamente per produrne dell'altro; se la produzione di latte è minore, il corpo lavora più velocemente per produrne dell'altro.
Se una mamma aspetta che i seni siano gonfi prima di allattare, il corpo può capire che sta producendo molto latte e quindi ridurne la produzione complessiva.
Se il bambino piange durante o dopo la poppata vuol dire che non c'è abbastanza latte o non è nutriente
I motivi che possono spingere il bambino a piangere possono essere tanti ma di sicuro non sono correlati ad una scarsa qualità del latte materno. Può essere in presenza di uno scatto di crescita, aver bisogno di contatto, essere in fase di dentizione, problema di posizione, problema di temperatura ambientale. Il pianto è comunque sempre un segnale del bambino e non va mai ignorato. Con il tempo la mamma imparerà a conoscere i segnali che gli invia il bambino e spesso l'allattamento sarà un modo per rassicurarlo.
Bisogna distinguere tra poppate "per fame" e poppate che soddisfano altri bisogni
L'allattamento non serve solo a nutrire il bambino ma è anche una coccola. Non ha senso fare una distinzione tra fame di cibo e fame d'amore.
Se una donna ha i capezzoli introflessi non può allattare
Forme e dimensioni dei capezzoli variano da donna a donna. Anche la stessa donna può avere capezzoli differenti tra loro, o avere più capezzoli. Ma tutti i capezzoli sono buoni per allattare in quanto il bambino introduce in bocca non solo il capezzolo ma anche buona parte dell'areola e riesce a plasmare il seno in base alle sue esigenze.
Non esiste confusione tra tettarella e capezzolo
E' come bere un frappè con la cannuccia (bimbo al seno) e senza (bimbo e biberon)...voi non trovate differenza? C'è differenza nell'attacco e anche differenza nell'ingerimento.
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