Parto naturale dopo cesareo
Si può fare, ogni donna ha il diritto di scegliere come voler partorire, anche di partorire spontaneamente dopo un cesareo, l'importante è che si affidi a persone competenti.
Molto spesso, i meidici, sono contro questo tipo di scelta e parlano di "travaglio di prova", questo termine, però, può far sorgere dubbi nella mamma, "travaglio di prova", può significare che qualcosa dietro l'angolo è sempre in agguato, ma in realtà si tratta di un travaglio normale, come se si partorisse per la prima volta.
Se si vanno a guardare le evidenze scientifiche, anzi, meglio provare ad avere un parto spontaneo dopo un cesareo che un altro cesareo, una nuova operazione espone la mamma e il bambino a più rischi rispetto a un parto spontaneo. Ma molti medici non conoscono le nuove evidenze scientifiche sui benefici di un parto naturale dopo un cesareo, e molti vivono con la paura di ricorsi legali se qualcosa dovesse andare storto (cosa che potrebbe capitare sempre), e non considerando che il rischio c'è soprattutto per un secondo cesareo.
Se siete convinte di voler affrontare un parto naturale dopo un cesareo scegliete un'ostetrica o un ginecologo che riescano a supportarvi in questa scelta. Con loro potete anche condividere ansie, paure che potrebbero assillarvi prima o durante un VBAC (parto naturale dopo cesareo).
Importante comunque rispettare i principi base della fisiologia del parto (intimità, calore, silenzio).
Se volete, scegliete serenamente un VBAC e cercate anche di analizzare le cause che hanno portato al primo cesareo e le eventuali conseguenze, anche psicologiche.
Se ne siete convinte, ascoltatevi, non ascoltate chi vi è intorno, perchè (per protezione spesso) tenderanno a proiettare su di voi le vostre paure, ma senza basarsi su evidenze scientifiche.
In alcuni casi si sconsiglia di fare un VBAC: se il taglio del precedente taglio cesareo è verticale e non orizzontale o se si hanno avuti interventi particolari sull'utero; se precedentemente c'è stata una rottura d'utero; se dal precedente parto sono passati meno di 18 mesi (anche se questa non è una controindicazione assoluta).
In travaglio meglio evitare l'uso di ossitocina sisntetica perchè va a interferire con i meccanismi ormonali spontanei.
Ovviamente ci sono dei campanelli di allarme che potrebbero durante il travaglio far pensare a una rottura d'utero: dolori addominali che non vanno via tra una contrazione e l'altra; perdite copiose di sangue dalla vagina; tracciato non rassicurante.
Tutto quello che voglio dirvi, comunque, è di fare le vostre scelte, dopo esservi informate. Leggete, documentatevi e decidete la soluzione migliore per voi, senza affidarvi completamente agli altri. E' importante fare le proprie scelte e essere consapevoli.
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