Trattamento non chirurgico dei fibromi uterini sintomatici

I fibromi uterini oggi sono molto diffusi, soprattutto tra le donne dai 35 ai 40 anni di età. Sono i più comuni tumori benigni nel sesso femminile e a volte possono arrecare disturbi come menometrorragia (ossia mestruazioni al di fuori del periodo della mestruazione, quindi mestruazioni molto ravvicinate e con un flusso abbastanza forte), dolore pelvico, sanguinamenti uterini anomali, dolore da compressione. Ovviamente molto dipende dalle dimensioni e dalla localizzazione del fibroma. In caso di fibromi sintomatici, la terapia nelle donne che non desiderano una gravidanza è l'isterectomia (togliere l'utero), mentre nelle donne che ancora desiderano una gravidanza, la miomectomia (ossia togliere chirurgicamente solo il fibroma/mioma). Oggi si pensa all'embolizzazione delle arterie uterine, una pratica meno invasiva. Questo perchè si pensa che andando a infondere tramite un catetere delle particelle embolizzanti nella parte finale dell'arteria uterina, che e quella che alimenta il fibroma, quest'ultimo non riceve più sangue, quindi non ha possibilità di crescere e si riduce di dimensioni, risolvendo la sintomatologia associata. L'embolizzazione va a colpire solo il fibroma e non la parete uterina, perchè il sangue alla parete non arriva solo tramite le arterie uterine ma anche da altre zone.
Ovviamente si tratta di una pratica consigliabile solo alle donne sintomatiche, Non è possibile farla invece in caso di fibromi sottosierosi peduncolati, infezioni pelviche o sospetto di neoplasie pelviche. 
Certo può essere una valida alternativa rispetto ad un intervento più invasivo come l'isterectomia o la miomectomia. ❤️



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