Conservare il latte materno
Quando la mamma non può nutrire direttamente il bambino, è bene conservare il latte materno per poi offrirglielo. Potrebbe essere il caso dei bambini che non si attaccano al seno, come nel caso dei prematuri, che non hanno ancora sviluppato una coordinazione neuromotoria che gli consente una suzione e una deglutizione normale. Altro caso sono le mamme che tornano a lavoro e quindi si assentano anche per parecchie ore al giorno.
Il latte materno tirato può essere mischiato a quello tirato anche in una poppata successiva ma va mescolato solo se si trova alla stessa temperatura.
E' preferibile conservarlo in contenitori di vetro o plastica spessa purchè siano stai bene lavati e asciugati.
Le dimensioni dipendono più che altro dallo spazio che si ha a disposizione per il raffreddamento o il congelamento. E' preferibile utilizzare contenitori che possono contenere da 100 a 150 ml di latte, stando attenti a non riempirli fino all'orlo per lasciare spazio all'aumento di volume dopo un eventuale congelamento. Esistono, in commercio, anche delle buste monouso per contenere il latte materno, che poi non vanno riutilizzate.
Se, quando si scongela il latte si avverte un odore "rancido", si tratta della lipasi, un enzima che permette al bambino di digerire i grassi contenuti nel latte materno. Non si tratta di latte andato a male e quindi può essere offerto al bambino. Ma se si vuole fare una prova, si possono mettere in frigo solo 40-50 ml di latte e una volta preso vedere se ha un cattivo odore...se ciò si verifica, si può mettere in un pentolino il latte e riscaldarlo sul fuoco, finchè non si faranno delle bollicine lungo i bordi ma senza arrivare a farlo bollire. Questo servirà a fare in modo che la lipasi smetta di digerire il latte. Raffreddatelo e conservatelo in frigorifero o nel congelatore. ❤️
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