La "culla" del bambino: l'utero
Dall'inizio l'utero accoglie l'embrione ed è l'unico organo a dare origine a un altro organo: la placenta!
E' posizionato profondamente nel bacino e in molte donne si appoggia sulla vescica, ecco perchè si parla di anteroversoflessione dell'utero, va verso il retto quando si parla di retroversoflessione, ma pian piano, con il progredire della gravidanza, da organo pelvico diventa organo addominale, che è possibile palpare anche dall'esterno.
E' costituito da fibre muscolari che donano la capacità all'utero di contrarsi anche prima del travaglio vero e proprio, una sorta di "allenamento" in vista del travaglio e del parto. Le contrazioni servono per stirare il collo dell'utero e accompagnare il bambino verso l'uscita.
Anche le contrazioni possono essere percepite mettendo una mano sull'addome. Ci si accorge della contrazione perchè la pancia diventa molto dura, come una pietra.
Anche dopo la nascita del bambino, l'utero continuerà a contrarsi per far fuoriuscire la placenta.
Continuerà a contrarsi anche alcuni giorni dopo il parto, perchè dovrà ritornare nella sua posizione iniziale, quindi giù giù nel bacino. Questa funzione può essere facilitata con l'allattamento, perchè durante la suzione il bambino stimola oltre alla produzione di prolattina, anche quella di ossitocina che è lo stesso ormone che contrae l'utero. Un organo meraviglioso, dunque!❤️
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